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GHEDINI PIAZZISTA

aprile 17, 2009

ma dimmi tu se ci tocca sentire in televisione Ghedini, che oltre a fare il parlamentare con i soldi nostri e l’avvocato con quelli di Berlusconi, ora fa anche il piazzista di sogni verdi: ieri ad ANNOZERO sciorinava il piano delle new town, con tanto di disegnino verde, per dirci come saranno belle e ecosostenibili: sembrava uno di quei venditori porta a porta che cercano di piazzarti creme dimagranti facendoti vedere foto di modelle belle e abbronzate. Ma vai a cacare, quando mai questo governo si è interessato di ecosostenibilità, governo di palazzinari del cazzo…

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19 LUGLIO 1979 – NICARAGUA

luglio 19, 2008
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NOI E I NOSTRI ALLEATI USA

luglio 18, 2008

[…] Domenica mattina, Ruhmina, vestita con gli abiti tradizionali delle nozze, parte dal suo villaggio per la wara, la processione di donne e bambini di entrambe le famiglie che accompagna la sposa nella sua nuova casa, quella del suo futuro marito, intonando canti augurali. Dopo due ore di cammino, il corteo valica un passo tra i boschi, quando il canto delle donne viene interrotto da un’esplosione. Urla, panico. Le donne fuggono in una nuvola di polvere. Un’altra esplosione e un’altra ancora. Quando gli aerei da guerra della Nato se ne vanno, a terra rimangono quarantasette corpi dilaniati di donne e bambini. Tra questi anche quello di Ruhmina. […]

(leggi l’articolo di Peacereporter su http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=11657)

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DIMMI CHI PROTEGGI E TI DIRO’ CHI SEI…

luglio 16, 2008

Ratzinger in Australia: “Il sacerdozio è incompatibile con la pedofilia“.

Ad accogliere Ratzinger c’era anche il cardinale George Pell, massimo esponente della Chiesa australiana e accusato di aver coperto i preti pedofili. Diversi preti pedofili. Ma in particolare un sacerdote di Ballarat, Gerald Francis Ridsdale, che sta scontando 19 anni di carcere per aver abusato di 49 bambini, anche se sembra che le vittime siano oltre un centinaio.[…]

(leggi tutto l’articolo di Vania Lucia Gaito su http://viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it/ )

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C’ERA UNA VOLTA L’ART. 11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA…

luglio 12, 2008

 

1-21 novembre 2007. Le forze speciali italiane della Task-Force 45 e i bersaglieri della Forza di Reazione Rapida, con l’appoggio di cinque elicotteri Mangusta e per la prima volta anche di otto cingolati Dardo, prendono parte (assieme a forze afgane e Usa) alla battaglia del Gulistan, nella provincia di Farah, per riprendere il controllo di questo distretto caduto nelle mani dei talebani alla fine di ottobre. Nei combattimenti vengono uccise decine di guerriglieri.

5 Ottobre 2007. Gli alpini del 5° reggimento della brigata ‘Julia’ vengono attaccati nottetempo dai talebani nel loro avamposto nella Valle di Musahi, 40 chilometri a sud di Kabul. Ai lanci di granate e alle raffiche di mitra, i soldati italiani rispondono con le mitragliatrici pesanti, mettendo in fuga i guerriglieri. 

19 settembre 2007.  Sono ancora le forze speciali italiane della Task-Force 45 e i bersaglieri della Forza di Reazione Rapida, con l’appoggio di due elicotteri Mangusta,  che prendono parte all’operazione ‘Palk Wahel’ con il compito di bloccare le vie di fuga ai talebani che scappano dalla provincia di Helmand (epicentro dell’offensiva) cercando scampo nella provincia di Farah.

22 agosto 2007. Un convoglio italiano di blindati ‘Lince’ viene attaccato dai talebani nel distretto di Bala Buluk, provincia di Farah, durante una missione di perlustrazione. I soldati italiani ingaggiano un combattimento con i guerriglieri, ma non riuscendo a “disimpegnarsi” chiedono copertura aerea alla base di Herat. Entrano così nuovamente in azione gli elicotteri Mangusta che aprono il fuoco contro i talebani, disperdendoli.   

10 agosto 2007. I bersaglieri del 1° reggimento della Brigata Garibaldi della Forza di Reazione Rapida prendono parte a una battaglia di due ore e mezzo nel distretto di Murghab, provincia di Badghis, dove un convoglio militare afgano-spagnolo era stato attaccato dai talebani. Per la prima volta entrano in azione gli elicotteri da attacco italiani Mangusta A-129. Decine di guerriglieri rimangono uccisi.

27 aprile 2007. Il generale Antonio Satta coordina un attacco aereo (aviazione Usa) sulla Valle di Zerkoh, nel distretto di Shindand, provincia di Herat. Nei ripetuti raid rimangono uccisi 51 e 136 talebani. Nonostante Satta dichiari che l’operazione era stata pianificata dal comando italiano di Herat e che aveva anche predisposto elicotteri per l’evacuazione dei feriti, il ministero della Difesa afferma di esserne all’oscuro. 

11 marzo-10 aprile 2007. Le forze speciali italiane della Task-Force 45 e i paracadutisti della Forza di Reazione Rapida prendono parte all’operazione ‘Achille’ con il compito di bloccare le vie di fuga ai talebani che scappano dalla provincia di Helmand (epicentro dell’offenisva) cercando scampo nella provincia di Farah. Il ministero della Difesa inizialmente smentisce. Ma poi la notizia trapela da Madrid.

In questo periodo le forze italiane subiscono numerosi attacchi e agguati, ma solo alcuni di questi vengono resi pubblici (il 20, 24 e 29 marzo).

21 febbraio 2007. I militari italiani prendono parte all’offensiva dell’esercito afgano per la riconquista del distretto di Bakwa, occupato dai talebani due giorni prima. Almeno venti guerriglieri vengono uccisi nell’operazione.  

10 dicembre 2006. Il generale Antonio Satta coordina un attacco terrestre e aereo (forze afgane e aviazione Usa) nel distretto di Bala Buluk, provincia di Farah, dove un gruppo di talebani si era infiltrato per compiere attacchi lungo la ‘ring-road’ che conduce ad Herat. Ai combattimenti prendono parte i militari italiani dei Team operativi di affiancamento e collegamento (Omlt) che accompagnano sul campo i soldati afgani del 207° corpo d’armata. Almeno nove i guerriglieri uccisi nell’operazione.   

1 ottobre 2006. Le stesse forze italiane prendono parte (assieme a forze afgane e Usa) all’operazione ‘Wyconda Rib’ nel distretto del Gulistan, provincia di Farah, allo scopo di riprendere il controllo di questa zona, conquistata due settimane prima dai talebani. I ribelli vengono cacciati dal distretto, ma non vengono forniti particolari sui combattimenti.

18 settembre 2006. Le forze speciali italiane della Task-Force 45 e i paracadutisti del 66° reggimento di fanteria ‘Trieste’ della Brigata Aeromobile ‘Friuli’ della Forza di Reazione Rapida (Qrf) italo-spagnola prendono parte (assieme a forze afgane e Usa) all’operazione ‘Wyconda Pincer’ nei distretti di Bala Buluk e Pusht-i-Rod, provincia di Farah. Almeno una settantina i talebani uccisi in combattimento dalle forze italiane. Il ministero della Difesa ordinò il silenzio-stampa sull’operazione.

 

 (leggi l’articolo di enrico piovesana su http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=73&ida=&idt=&idart=11512 )

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PARI OPPORTUNITA’

luglio 10, 2008

 

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UNANIME DIFESA DEL SANTO PADRE DAGLI ATTACCHI VOLGARI DI SABINA GUZZANTI

luglio 9, 2008

Sabina Guzzanti alla manifestazione dell’8/7/08 a Roma: “…ma fra vent’anni Ratzinger sarà dove deve stare, cioè all’inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi, e non passivissimi…”

(vedi su http://it.youtube.com/watch?v=zhbxQMcf-CY)

(eppure, un inferno con diavoli sodomiti mi sembra un contrappasso ragionevole…)

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CHI CI COSTA DI PIU’?

luglio 9, 2008

 

 

 

Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo la Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all’anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che Berlusconi ha in concessione dallo Stato. Per l’Europa l’assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta la libera prestazione dei servizi e non ha criteri di selezione obiettivi. La sentenza europea è la terza a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato. Se il concessionario pubblico di tre reti nazionali Silvio Berlusconi non sposterà Rete 4 sul satellite gli italiani pagheranno circa 350.000 euro al giorno di multa considerando gli arretrati.

 

Quanti portafogli al giorno devono rubare gli zingari per raggiungere 350.000 euro di refurtiva?

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BOCCIATI

luglio 8, 2008

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Immigrati laureati: 12,1%  *******  Italiani laureati: 7,5%

 

Immigrati diplomati: 27,8% ******* Italiani diplomati: 25,9%

 

Immigrati con terza media: 32,9% ******** Italiani con terza media: 30,1%

  

(dati Caritas)

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ITALIANI DI MERDA

luglio 4, 2008

3 LUGLIO: autobus 906, Roma. Quando una ragazza africana sale sull’autobus col figlio piccolo, un gruppo di ragazzi (16-20 anni) inizia a fare battute del tipo “Che puzza, che puzza” “Queste puttane negre puzzano”. L’autobus è pieno e NESSUNO risponde.

4 LUGLIO: via boccea, Roma. La stessa ragazza è in un negozio di alimentari per comprare il pane. Un uomo di 40 anni le passa davanti per essere servito prima. Alle proteste di lei, lui risponde “Avete rotto il cazzo, tornatevene a casa vostra. Tra un po’ tanto vedrete, vi bruceremo tutti”. La proprietaria del negozio continua a servirlo tranquillamente, nonostante la ragazza africana le abbia chiesto un telefono per chiamare la polizia.

Italiani di merda.